Ibrido, plug-in e mild hybrid: quali differenze?

Per chi è intenzionato a cambiare auto nei prossimi mesi, comprendere le differenze tra le nuove motorizzazioni oggi disponibili sul mercato non è certo un’impresa facile. Negli ultimi anni, le motorizzazioni ibride si sono infatti moltiplicate, generando confusione e spaesamento tra i non addetti ai lavori. Capire cosa cambia tra le varie tecnologie ibride è però di fondamentale importanza, dato che ognuna di esse presenta specifici vantaggi e peculiarità. Vediamo quindi quali sono le differenze tra motorizzazione ibrida, plug-in e mild hybrid.

Full-hybrid (ibrido). Il full-hybrid rappresenta il tipo di tecnologia ibrida più noto. Le vetture ibride presentano un doppio motore, uno termico (solitamente alimentato a benzina) e uno elettrico. Il motore elettrico si ricarica in decelerazione e in frenata, immagazzinando energia e ricaricando la batteria. In questo tipo di automobili, il motore elettrico va considerato come un “supporto” al motore termico, aspetto che garantisce una maggiore efficienza del veicolo e un moderato risparmio sui consumi. Le auto full-hybrid possono raggiungere l’autonomia in elettrico, sebbene per pochi chilometri (5 km circa) e limitatamente a determinate condizioni di marcia (di solito, fino a una velocità di circa 60 km/h). I benefici del motore elettrico risultano quindi minimi ad alte velocità, e di maggiore impatto nella circolazione urbana.

Ibrido plug-in. Le auto ibride di tipo plug-in si differenziano dalle ibride classiche perché possono essere ricaricate a una presa di corrente. Hanno batterie più grandi rispetto a quelle delle auto full-hybrid, e proprio per questo motivo presentano una maggiore autonomia in elettrico, compresa tra i 30 e i 60 km in base al modello specifico. A batterie scariche, le ibride plug-in si comportano come delle full-hybrid. Le plug-in sono le più costose tra le auto ibride. Rappresentano un’alternativa più ecologica dal punto di vista delle emissioni, ma risultano davvero vantaggiose solo per chi ha a disposizione una colonnina di ricarica privata o vicino alla propria abitazione.

Mild-hybrid. La tecnologia mild-hybrid è la più recente, nonché la più economica, tra quelle disponibili al momento attuale. Si tratta sostanzialmente di un’ibrida classica in versione “ridotta”: generatore e batterie sono infatti più piccole, pertanto il motore elettrico non ha la potenza necessaria per rendersi completamente autonomo, neanche per brevi tratti. Il motore termico rimane così sempre in funzione. Il mild-hybrid determina comunque una riduzione dei consumi del 10-15% rispetto a una motorizzazione benzina o diesel, a fronte, come detto prima, di un aumento davvero contenuto nel prezzo della vettura.

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