Gli italiani e la guida autonoma

Categoria: Mondo auto

Il portale di annunci auto e moto AutoScout24, da sempre attento all’evoluzione del concetto di mobilità e alle nuove tendenze in questo settore, ha da poco presentato la ricerca realizzata da Nielsen “Italia Mobility 2030 - I nuovi orizzonti della mobilità". Ad essere intervistati sono stati sia alcuni esperti del settore sia un pool di consumatori.

Secondo gli esperti, lo sviluppo di tecnologie di guida autonoma avverrà inevitabilmente in modo graduale. Questo è dovuto alla lentezza dei processi di cambiamento nel settore automotive e alla necessità di investire per questo scopo grandi capitali, con un ritorno economico a lungo termine. Fattori che inevitabilmente impediscono un’evoluzione tecnologica troppo rapida. A guidare il cambiamento saranno le grandi industrie del settore automotive (BMW, Mercedes, General Motors), mentre start-up e aziende hi-tech come Google avranno un ruolo più limitato.

In accordo con gli esperti, i consumatori intervistati ritengono che lo sviluppo di tecnologie di guida autonoma che possano dirsi davvero tali stia procedendo a rilento e in modo graduale, e che sia ben lontano dal dirsi completo. Ma gli italiani auspicano davvero una piena adozione di queste tecnologie?

Complessivamente, solo il 42% del campione intervistato dà un giudizio positivo alla guida autonoma. Considerando i potenziali sviluppi di queste tecnologie, il 73% degli italiani si dice favorevole alla loro adozione qualora l’autonomia della vettura rimanesse limitata (per esempio, circoscritta a manovre di parcheggio). Ma uno scenario di piena autonomia – in cui il conducente umano non avrebbe più il controllo della vettura – è ben visto solo dal 36% degli intervistati. Questi dati confermano uno studio precedente, presentato nel 2018: il Rapporto Censis-Michelin sulla mobilità, secondo il quale un italiano su due non si fiderebbe delle auto a guida autonoma.

Quali sono gli aspetti positivi delle tecnologie di guida autonoma? Sicuramente, uno dei principali benefici è il maggiore relax alla guida (indicato dal 50% del campione), insieme alla maggiore accessibilità (49%) e alla sicurezza (38%).

A generare scetticismo nel grande pubblico, tuttavia, sono gli alti costi legati a queste tecnologie (58%), le difficoltà nell’attribuire le responsabilità - da un punto di vista legale - qualora dovesse verificarsi un incidente (45%), e la scarsa fiducia nei confronti dell’intelligenza artificiale in generale (44%). Gli italiani, quindi, sono in parte ancora diffidenti rispetto alle auto a guida autonoma.

Lo sviluppo di queste nuove tecnologie, in qualche modo, può rappresentare una minaccia secondo il punto di vista del consumatore, in quanto rischia da un lato di deresponsabilizzare i driver e dall’altro di togliere possibilità di intervento al conducente in situazioni di rischio, senza peraltro essere al momento attuale pienamente affidabili. In conclusione, quindi, le auto a guida autonoma potrebbero rappresentare, secondo lo sguardo degli italiani, un valido aiuto per prevenire gli incidenti stradali, ma solo se il livello di automazione si fermasse a un livello intermedio, garantendo al conducente un ruolo più attivo rispetto a quello delineato dagli scenari più futuristici. Insomma, sì ai sistemi di assistenza alla guida, no alla full automation. Almeno per il momento.

richiedi un preventivo gratuito

Compila il form: sarai ricontattato, al più presto, da un nostro consulente

richieste e commenti

Per accettazione del trattamento dati personali come da D.L. 30/6/2003 n.196 (legge sulla privacy) (*) Si autorizza CM Group a trattare i propri dati personali per fini commerciali, offerte, promozioni e informazioni inerenti il noleggio a lungo termine di autoveicoli

Acconsento